Marco Biondi “Freak Show Tattoo” - una passione sulla pelle

Marco Biondi “Freak Show Tattoo” - una passione sulla pelle

Oggi vi faremo conoscere meglio il circo itinerante di Marco Biondi, tatuatore e illustratore cesenate.
Protagonista nella nuova collezione SAVAGE Fall Winter 19-20 disegnando la grafica che ha dato vita alla SNAKE Hoodie e Tee in uscita questa settimana.
Per l’occasione siamo andati a trovarlo nel suo studio "Freak Show Tattoo", per fargli qualche domanda in più sulla sua persona e sul suo percorso.
 
 
 
Cosa ti ha spinto a fare il tatuatore?
« A differenza di molti miei colleghi che vengono dal disegno, dalla pittura e dall’arte in generale io ho sempre avuto un‘attrazione particolare proprio verso i disegni sulla pelle. Ricordo ancora da bambino quando in spiaggia vedevo i primissimi tatuati e mi sembrava una cosa incredibile. Il mio sogno era avere un tatuaggio. Crescendo la passione è aumentata talmente tanto che iniziai a comprare tantissime riviste , visitare giornalmente i pochissimi siti che c’erano a quel tempo. Era la mia passione piu grande!»
Quando ha iniziato?
« Finalmente all’eta di 17 anni convissi mio padre a farmi fare il mio primo tatuaggio promettendogli che sarebbe stato il primo e l’ultimo... ho mentito.
Ho capito che sarei diventato un “collezionista” ma erano tempi diversi, diventare un tatuatore mi sembrava ancora impossibile. In quegli anni mi tatuai tantissimo, appena avevo due soldi li spendevo così. Dopo essermi diplomato iniziai subito il mio apprendistato che durò svariati anni, anche perche’ lo alternai anche ad altri lavori, ai tempi un apprendista mica poteva tatuare e guadagnare soldi con quello, anzi, era una spesa. Mi scocciava pesare troppo sui miei genitori anche se devo ammettere che mi hanno sempre aiutato pur non condividendo troppo le mie scelte in quel periodo, ed era comprensibile, era ancora un argomento taboo. »
 
Primo tatuaggio come è andato?
« Approfitto di questa domanda per ringraziare pubblicamente mio fratello! Senza di lui forse non avrei fatto questo lavoro. Mi chiedeva di tatuarlo di continuo ma non mi sentivo pronto, fino a quel momento mi ero solo autotatuato, anche se erano ormai anni che disegnavo con la matita avvitata alla macchinetta. Un giorno mi disse che era arrivato il momento, quasi mi obbligò. Gli feci una merdata totale ma lui era contento... da li sono partito..ovviamente dopo qualche anno gliel’ho coperto. »
 
Perché Freak Show?
« Freak Show nasce dopo decine di serate passate a cercare un nome decente tra me e il mio socio Abe. Ci siamo ispirati agli spettacoli itineranti del secolo scorso, negli Stati Uniti, fatti dai famosi “fenomeni da baraccone”. Ci piaceva molto l’idea e l’iconografia. »
 
Cosa ti ha spinto ad accettare la collaborazione con Lets?
« Mi è piaciuta subito l’attitudine dei ragazzi di Lets! Stimo molto i giovani che al giorno d’oggi mettono cosi tanta passione in quello che fanno. In piu sono un grande appassionato di skateboard e snowboard quindi cascava a pennello questa collaborazione! »
 
 
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